prove di servizio pubblico

Fra poche ore sapremo com'è andata. Dopo essersene andato dalla Rai, Michele Santoro ci riprova con un esperimento che aveva già fatto quando era ancora nel servizio pubblico. Ricordate? Si chiamava
e andò in onda il 25 marzo 2010. Qui trovate la pagina di wikipedia per rinfrescarvi la memoria.
Oggi il programma è più ambizioso, perché Michele è ormai fuori dal servizio pubblico. E prova a farsene uno tutto suo: il progetto infatti si chiama
e seguendo il link trovate il sito dedicato, da cui potrete anche vedere il programma.

Il progetto è interessante, e molto se ne è parlato. E moltissimo se ne parlerà, se avrà successo.
Ed è possibile che lo abbia, il successo.
Perché la Rai, quello che dovrebbe essere l'unico servizio pubblico, ha fatto una politica aziendale suicida. Non solo per le ben note questioni legate ai rinnovi contrattuali (Santoro, Dandini ecc.), ma anche per le scelte che riguardano le piattaforme alternative. E per non parlare poi dello stato dell'informazione.
Perché Santoro è un nome dal forte richiamo.
Ma soprattutto perché la televisione sta cambiando.
Il Grande Fratello ha un clamoroso crollo di ascolti.
Talent che sembravano funzionare fino alla scorsa stagione, languono nell'inedia.
La tv satellitare avvia una politica editoriale da tv generalista.
E sempre più persone, soprattutto nelle fasce di pubblico più giovane, usano una molteplicità di piattaforme per seguire quello che più gli piace.
Bisognerà capire come questo nuovo modello di visione si possa adattare ad un programma che rimane pur sempre televisivo. Infatti non è sufficiente pensare ad una fruizione su molti e diversi canali per parlare di una nuova televisione: bisognerà vedere se e come cambierà il linguaggio. E magari ne riparleremo domani.

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Andrea Sangiovanni © Creative Commons 2010 | Plantilla Quo creada por Ciudad Blogger