televisione e fiducia

Oggi La Repubblica pubblica un interessante mappa di Ilvo Diamanti sul rapporto fra informazione, televisione e fiducia pubblica: quanti si avvalgono della televisione per informarsi? Quanti usano invece media diversi, come giornali, radio e internet (o anche semplicemente canali satellitari all news)? Quanto ci si fida delle informazioni che questi media ci danno?
Trovate qui la descrizione del sondaggio e qui l'analisi di Diamanti.
Fra qualche tempo, poi, i dati dovrebbero essere messi a disposizione sul sito del Laboratorio di Studi Politici e Sociali di Diamanti.
Sono dati interessanti che aprono la via a molte riflessioni e che vi invito a commentare qui...

Cordoni,Ortoleva,Verna, Le onde del futuro


Continuo con la presentazione dei libri fra cui scegliere i testi d'esame. In questo post vi parlo brevemente di un testo recente scritto da Giovanni Cordoni, Peppino Ortoleva e Nicoletta Verna, Le onde del futuro. Presente e tendenze della radio in Italia. Il libro è edito dalla Costa & Nolan (2006) e costa 18,60 euro.
La quarta di copertina ce lo presenta così:
... basato su un'ampia ricerca curata da una delle più qualificate équipe del nostro paese nello studio dei media, questo volume esplora il medium radio in tutta la sua complessa realtà. Una realtà fatta di centinaia di emittenti variamente associate, di molti diversi format di programmazione, di un variegato arco di interventi professionali, integrato dai contributi di cronisti, commentatori, musicisti selezionatori, e degli stessi ascoltatori. Completano il libro un esame delle scelte strategiche che l'attendono, attraverso le parole di molti dei maggiori protagonisti del settore e con le riflessioni degli studiosi, e una ricca appendice di dati statistici.
Sembra interessante (per quanto generico come ogni quarta di copertina), no? comunque, per darvi qualche altra indicazione, vi dico che, dopo aver descritto che cos'è una radio e quale sono le sue caratteristiche, il libro si sofferma sulle sfide e le innovazioni che si presentano alla radio con il processo di digitalizzazione oggi in atto, per poi passare ad analizzare modelli di emittenza e modelli di impresa. Infine si descrive come fare la radio e quali programmi è possibile fare, con una analisi dei diversi format.

B. Fenati, A. Scaglioni, La radio: modelli, ascolto, programmazione



Barbara Fenati, Alessandra Scaglioni

La radio: modelli, ascolto, programmazione
Carocci, Roma 2002

Questo libro - scrive la quarta di copertina - si propone (...) di trattare tutti i temi centrali per un'analisi complessiva del mezzo [radiofonico]: i modelli e il loro contesto sociale, la differenziazione dei formati, le logiche della programmazione e della produzione, le abitudini di ascolto, i meccanismi della pubblicità.

Un libro agile, dunque, che unisce rapidissime sintesi storiche alle analisi dei modelli di radio e delle diverse forme di programmazione: un testo consigliato a chi è interessato soprattutto agli aspetti "tecnici" della radio.

A.Briggs, P. Burke, Storia sociale dei media


Asa Briggs, Peter Burke
Storia sociale dei media. Da Gutenberg a Internet
Il Mulino, Bologna

Il libro di Briggs e Burke inserisce la storia dei media nella storia complessiva della comunicazione.
Questo libro - scrivono - sostiene la necessità per quanti si dedicano agli studi sulla comunicazione e sui fenomeni culturali (...) di prendere sul serio la storia qualunque sia il punto di partenza; così come per gli storici, dal canto loro, di qualunque periodo e tema si occupino, di prendere seriamente in considerazione il problema della comunicazione (nonchè la teoria della comunicazione).
Scritto in uno stile estremamente chiaro ma avvincente, come nella tradizione della storiografia anglosassone, il libro consente di cogliere le grandi trasformazione dei media all'interno del più ampio contesto storico, con una prospettiva profonda che spesso manca agli studi sui media.

Anniversari 1 - Carosello

Si festeggiano (?) i trenta anni dalla fine di Carosello con la pubblicazione in edicola di una raccolta in 4 dvd delle migliori scene della famosissima trasmissione televisiva.
In realtà, come potete vedere da questa raccolta di sigle, molto si trovava già su Youtube:

Aldo Grasso ne parla così:
il teatrino, il raccontino, l'appuntamento; tutte le sere, dopo il Telegiornale, dal 3 febbraio [1957] un siparietto introduce il telespettatore nel ghetto dorato della pubblicità. Tutta l'Italia, bambini compresi, attende le storie più incredibili, i personaggi più suggestivi incorniciati da gioiosi e cortesi consigli per gli acquisti. (...) L'indimenticabile rubrica quotidiana raggruppava quattro o cinque filmati pubblicitari, divisi tra loro da siparietti disegnati da Nietta Vespignani; ogni comunicato era suddiviso in due parti: nella prima, una piccola scenetta o una breve storia in cui non era nominato il prodotto reclamizzato; nella seconda il cosiddetto codino, il messaggio pubblicitario. Un'orecchiabile tarantella attinta dal repertorio napoletano e arrangiata dal maestro Raffaele Gervasio faceva da sigla alla rubrica (...)
[Aldo Grasso, Storia della televisione italiana, Garzanti, Milano 2004, pp. 54-55]

La trasmissione comincia il 3 febbraio 1957 e finisce il 1 gennaio 1977; va in onda tutti i giorni alle 20.50 sul Nazionale; dura 10'.




Per chi vuole saperne di più:
M. Giusti, Il grande libro di Carosello, Sperling & Kupfer, Milano 1995
Piero Dorfles, Carosello, Il Mulino, Bologna 1998
 
Andrea Sangiovanni © Creative Commons 2010 | Plantilla Quo creada por Ciudad Blogger