numeri di fine anno

Siamo ancora sopra all'80% (l'82,9 per la precisione), una percentuale alta ma decisamente in calo rispetto a tre anni fa, quando ci attestavamo su un secco 87%.
Arriva la fine dell'anno e sto dando i numeri? Poco ci manca ma, no, non è così.
Questi numeri sono la percentuale degli italiani che si informa prevalentemente od esclusivamente attraverso la televisione, secondo le rilevazioni 2010 dell'osservatorio sul capitale sociale degli italiani (qui ci sono le tabelle). Numeri che iniziano a mostrare un primo barlume di cambiamento e con i quali ci si può forse iniziare a congedare dal 2010.
Aggiungiamo altri numeri, quelli dei rilevamenti "qualitel" della Rai.
Infatti è di pochi giorni fa la notizia che una ricerca promossa dalla Rai sulla "qualità percepita" dei propri programmi da parte del pubblico dà il principale telegiornale nazionale, il TG1, in preoccupante caduta. Se non è un crollo poco ci manca, visto che il TG1 passa da una qualità percepita vicina al "buono" (e pari ad un indice di 66) ad una qualità percepita ad un passo dall'"insufficiente" (pari ad un indice 59, quattro punti appena dal 55 che indica - appunto - l'insufficienza. E, per chi fosse curioso, qui ci sono maggiori dettagli).
Una novità? non proprio, visto che sia le ricerche Demos Coop che quelle dell'osservatorio informazione Fullresearch davano risultati simili. Per i primi, la credibilità del TG1 crollava di quasi sedici punti percentuali passando dal 69,0 del 2007 al 53,2 del 2010. Per i secondi, che osservano solo il 2010, il TG1 era il giornale preferito dal 14,3% degli italiani a luglio ma, in ottobre, lo era solo del 12,7. In entrambi i casi era superato dal TG5 (30,8% in ottobre, anch'esso lievemente in calo rispetto a luglio) e dal TG3 (che passava dal 18,2 al 17, 5) e raggiunto e superato dal TG de La7 (13,8 in ottobre).
Non c'è dubbio che il tg di Mentana sia stata la grande novità dell'anno, che ha spiazzato tutti con una ricetta assai semplice: con pochi mezzi (via via aumentati), "mitraglia" è semplicemente tornato sui suoi passi e, rinunciando all'allegerimento che aveva introdotto ai tempi del lancio del TG5, ha iniziato a raccontare la complessità dell'Italia in modo imparziale. Apparentemente almeno, perché non rinuncia ad una sua cifra editoriale.
E non c'è dubbio che sia stato aiutato dalla discussa direzione di Minzolini al TG1, il quale ha contribuito a minare la credibilità del (fu) prinicipale telegiornale nazionale.

Ma quello che si muove in profondità è un cambiamento nelle abitudini di accesso all'informazione. Infatti, di fronte ad un cedimento della credibilità dell'informazione televisiva, i dati indicano che sta lentamente crescendo il flusso di chi si informa attraverso altri canali, la carta stampata e la rete su tutti. Nell'ottobre 2009, per esempio, internet era usata dal 38,2% degli italiani per informarsi quotidianamente. E oggi il 28,8% degli italiani si rivolge contemporaneamente ai giornali cartacei e a quelli on line (sono sempre dati della Demos Coop).
Certo, poi ci sono altri dati (come quelli del rapporto sui media del Censis del 2009) che indicano come il quadro sia fatto anche di ombre: ma in quelle analisi si nota che il digital divide diminuisce in confronto al press divide. E questo è un dato abbastanza in linea con quanto detto finora.

Difficile dire dove andremo. Ma l'evoluzione tecnologica (e bisognerà seguire con attenzione le versioni dei quotidiani per i tablet) e alcuni segnali provenienti dalla programmazione televisiva di quest'anno (il fenomenale successo di Vieni via con me, con il ritorno dell'orazione civile in televisione) lasciano almeno prevedere uno scenario movimentato. 

calendario "Laboratorio di comunicazione multimediale"

Dopo l'anticipazione di qualche settimana fa, domani comincia il mio modulo del "Laboratorio di comunicazione multimediale".
C'è tanto, tanto lavoro da fare, nonostante il drastico calo dei frequentanti (a questo proposito: che sarà successo? qualcuno si è giustificato, ma la maggiorparte è proprio evaporata: troppo lavoro da fare? lezioni poco efficaci?  urgono indagini).
E allora, ecco un calendario delle lezioni: naturalmente, visto che è un "laboratorio", le lezioni saranno soprattutto di carattere seminariale, con esercitazioni e attività. E, sempre per lo stesso motivo, è pure possibile che i tempi slittino in avanti, anche se - in qualche modo - tutti gli argomenti saranno toccati.

14 e 15 dicembre 2010
Dedicheremo le lezioni al giornalismo on line: dopo una breve sintesi storica, analizzeremo le caratteristiche del giornalismo on line, confrontandolo con quello cartaceo. Studieremo le similitudini e le differenze fra i due modelli di scrittura, facendo delle esercitazioni.
Infine dedicheremo del tempo alla verifica dei progetti in corso, programmando il lavoro per la pausa natalizia.

11 e 12 gennaio 2011
Dedicheremo le lezioni al cinema documentario: inizieremo con una breve sintesi storica, analizzandone poi le caratteristiche. Cercheremo di capire le differenze fra le varie tipologie di documentario e di capire se il linguaggio cambia a seconda della piattaforma mediale utilizzata. Infine visioneremo e commenteremo alcuni documentari sul terremoto dell'Aquila, che saranno utili per il progetto finale.

18 e 19 gennaio 2011
Affronteremo il montaggio cinematografico, con alcuni cenni sia sulla storia che sulle tecniche. Che poi sperimenteremo in laboratorio.

25 gennaio 2011
Sicuramente il tempo dedicato alle esercitazioni di montaggio non sarà stato sufficiente, così gli dedicheremo qualche altra ora.
26 gennaio 2011
Dopo il montaggio video sarà il turno della radio. Riprenderemo alcuni degli argomenti che avevamo già trattato nella prima lezione e vedremo alcune tecniche per scrivere per la radio e parlare in radio. Se ci sarà tempo, vedremo anche il montaggio audio.


1 e 2 febbraio 2011
Termineremo le esercitazioni di laboratorio sul montaggio audio e faremo la verifica finale dei progetti in corso.

Il ruolo dell'informazione all'Aquila

No, non ne parlerò io. E' uno degli argomenti che stiamo cercando di analizzare con gli studenti del Laboratorio di Comunicazione Multimediale, e non voglio influenzarli con le mie idee, ma sentire le loro analisi.
Dunque, per oggi, mi limito a girare qui una clip realizzata da 3e32 che ha interrogato sulla fondamentale questione del ruolo dell'informazione prima e dopo il terremoto all'Aquila alcuni esponenti dei media, cartacei e televisivi.
E' solo una piccola segnalazione ad usum discipulorum. A cui si aggiunge il suggerimento di andare a sentire le interviste per intero, quando saranno caricate sul sito di 3e32.

Avremo modo di riparlarne.
 
Andrea Sangiovanni © Creative Commons 2010 | Plantilla Quo creada por Ciudad Blogger