arriva la cavalleria leggera

Domani, martedì 9 novembre, faccio la mia prima lezione al corso del Laboratorio di comunicazione multimediale.
Sarà dedicata alla radio, che Peppino Ortoleva ha definito tempo fa con una metafora memorabile: la cavalleria leggera della comunicazione.
Non sarà solo una lezione di storia della radio (per quello ci sarà tempo, anche in altri corsi), sebbene per parlare di radio non si possa evitare di raccontarne, almeno a grandissime linee, anche la storia.
Sarà una lezione in bilico fra storia e linguaggio, in particolare per quello che riguarda il documentario radiofonico, che arriverà fino ad oggi e a quella cosa che oggi ascoltiamo su internet e che continuiamo a chiamare radio solo perché non sappiamo trovarle un nome migliore, oppure siamo troppo pigri per farlo. Di che sto parlando? Andate qui per farvene un'idea e poi apriamo il dibattito.

Nel corso della lezione ascolteremo alcuni documentari radiofonici e li sottoporremo ad autopsia, cercando di sezionarli nelle loro componenti principali.
La mia speranza è che qualcuno decida di realizzare un documentario radiofonico come progetto del corso, sempre che io riesca a fargli apprezzare la forza narrativa e di approfondimentodi questo genere non troppo frequentato: se riuscirò nel mio intento lo scopriremo solo domani e dopodomani.
Non è detto che seguendo l'impeto della carica della cavalleria leggera della comunicazione, questo ipotetico coraggioso non finisca per ritrovarsi qui, nel cantiere di Radio Tre, un posto che vi consiglio di visitare per scoprire nuove strade e nuove forme della comunicazione via radio.

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