illetteratismo

Siete anche voi affetti da illetteratismo? Sembra che molti studenti universitari, e poi laureati, lo siano: addirittura
21 laureati su cento non riescono ad andare oltre il livello elementare di decifrazione di una pagina scritta

E' in sostanza una specie di analfabetismo di ritorno, una incapacità di usare correttamente le parole, di riconoscere quelle difficili, di dirimere un'ambiguità lessicale. E' uno dei tanti effetti di un mondo immerso nella comunicazione ma che riesce sempre più difficilmente a comunicare: nasce dalla mancanza di letture, dalla desuetudine allo scrivere, dall'incapacità di tradurre in forma scritta il pensiero. Fa agio sulla pigrizia (sono stanco per leggere...) e sull'offerta di alternative meno impegnative (non leggo il giornale perché basta collegarsi ad internet - o accendere un canale all news - per essere informati: ma è davvero così?).
E' un problema che non può non preoccupare chi si occupa di comunicazione.

Qui trovate un'inchiesta di Repubblica di oggi, un'inchiesta in cui - devo ammettere con rammarico - ho trovato molte assonanze con l'esperienza diretta della correzione delle tesi. Sono però fiducioso nella vostra capacità di smentire il mio scoramento, con osservazioni acute e commenti adeguati...

4 commenti:

Anonymous ha detto...

Salve prof.
ho letto il Suo post sull'illetteratismo e la faccenda mi ha incuriosita. Ho letto l'inchiesta su Repubblica ma, sarò tristemente sincera, non mi stupisce.Vivo e parlo con i giovani da sempre ed ero a conoscenza di questo analfabetismo di ritorno già da un pò. Lei parla dei problemi con le tesi di laurea ma, mi creda, c'è di peggio. Quando Le portano la tesi da correggere hanno infatti già effettuato una qualche correzione dell'italiano. Le racconto un aneddoto: l'altra sera guardavo "Chi vuol esser milionario" e il concorrente ventenne(Ahimè abruzzese)non ha saputo dire la differenza tra un verbo transitivo e uno intrasitivo con grande imbarazzo di Gerry Scotti che, in tempi meno sospetti, era un docente di italiano!Faccia un pò Lei!
A presto
Eleonora

Andrea Sangiovanni ha detto...

Eh, Eleonora, l'unico commento è un sonoro "gulp?!", come nei fumetti.
Però c'è poco da scherzare perché il problema è serio ed assume derive inaspettate.
Ma allora, secondo te, quali potrebbero essere delle soluzioni? e quali le cause? Se la televisione ha unito il paese diffondendo la conoscenza dell'italiano, ora lo sta portando sull'orlo dell'analfabetismo?

Anonymous ha detto...

Giovani illetterati?
Forse un pò "bamboccioni" lo siamo..mi sento dentro una generazione pigra in effetti. Nessuno dei miei coetanei compra il quotidiano, se non la Gazzetta dello Sport!!Anch'io non mi sento molto acculturata, anche se mi piace trovare il quotidiano nella cassetta della posta e sfogliarlo ogni mattina, ma penso che sia un interesse maturato grazie agli studi che sto facendo!
Grazie alla mia maestra delle elementari e ai docenti delle superiori sono in grado di non fare errori grammaticali, non come alcuni aspiranti magistrati! Spesso non scrivo in maniera proprio fluida:colpa di una mente contorta!
Pensandoci bene questa è una società piena di contraddizioni: la maggior parte dei giovani scelgono di andare all'università, ma non sappiamo più scrivere nè leggere e andare oltre la superficie delle parole...che sia colpa degli sms? del sistema! o di chi? NON SO RISPONDERE...
Spero solo di non entrare mai in quell'ondata di illetteratismo, se non ci sono già dentro!!

Ciao ciao
Chiara

Anonymous ha detto...

Caro prof.
mi sono interrogata spesso sulle cause di questa dilagante ignoranza e forse una causa l'ho rintracciata: la lettura. Le persone che mi circondano affermano che possiedo un'ottima capacità dialettica e una buona capacità espressiva scritta e orale. Il merito è ascrivibile alle decine e decine di libri che leggo da quando ho 13 anni (istruita da una docente delle scuole medie davvero molto illuminata)e alla curiosità di cui sono abbondantemente dotata e che non mi fa smettere mai di documentarmi. I miei coetanei non leggono nè libri nè quotidiani e la cultura viene vissuta come un fenomeno di flusso: tutta da bere e da sgranocchiare poco e male davanti alla tv come un film o un prodotto commerciale. Le racconto un altro aneddoto: volevo andare al cinema a vedere "L'amore al tempo del colora" di cui ho letto il libro e mi sono sentita dire "Perchè perdi tempo a leggere se puoi vedere il film?. Ecco è la pigrizia e la mancanza di esempi forti che spinge i giovani all'illetteratismo. Questo è solo un aspetto...Continuerò a riflettere e La terrò aggiornata.
Cordialmente
Eleonora

 
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