dov'è la notizia?

Capiamoci. Questo sito ha l'impostazione di un blog e quindi credo che possa essere interessante usarlo anche come "diario pubblico" e non solo come bacheca di annunci. Del resto, guardare il mondo dei media offre costantemente spunti di riflessione: sulla nostra società, sui media stessi, sulla loro funzione e sul modo in cui questa funzione si trasforma.
Ecco allora una cosa di questi giorni su cui occorre riflettere. Non sono il primo, naturalmente, e non credo che sarò l'ultimo. Fra le cose che ho letto, sarà sufficiente riportare il solo commento di Fausto Colombo, asciutto e diretto.
Ecco di che cosa sto parlando.

Questo è qualche cosa che la televisione non può fare quando decide di fare informazione.
Perché?
Non userò parole di indignazione civile (che pure non sfigurerebbero in questo contesto) ma mi (e vi) chiederò solo: dov'è la notizia?
La notizia non può certo essere nelle immagini di una persona che aspetta il suo turno dal barbiere e che passeggia fumando qualche sigaretta.
La notizia non può essere nemmeno il colore delle calze indossate da quell'uomo. E' forse nel fatto che quel colore mal si sposa con il resto dell'abbigliamento? No. Il servizio non era un servizio di moda.
Allora la notizia è forse nella frase di apertura del servizio? La cronista ci informa infatti che la persona i cui passi sta seguendo con tanta attenzione è un giudice che ha appena condannato il network che trasmette il servizio.
Forse, dovrei levare quel forse.

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Andrea Sangiovanni © Creative Commons 2010 | Plantilla Quo creada por Ciudad Blogger