...di nuovo in linea

Finalmente ci sono.
Di nuovo in linea.

Da qualche giorno il mio sito aveva deciso di fare di testa sua e, se vi veniva la voglia di visitarlo, vi trovavate da un'altra parte.
Evidentemente qualcuno aveva deciso di farmi uno scherzetto.
Sarà stato un gremlin, è stato il pensiero più coerente che sono riuscito a formulare.
Sì, proprio uno di quei folletti che si divertono a sabotare gli elettrodomestici.
E non è che, dopo aver scoperto che cosa era realmente successo, io abbia veramente cambiato idea.

Comunque, ora tutto è risolto. E sono di nuovo qui a dirvi di ascoltare la radio.
L'appuntamento è per sabato 21, alle 19, su Radio Tre, nella trasmissione Il cantiere di radio tre.
Nella prima parte della trasmissione andrà in onda una produzione di Radio Frequenza, la radio dell'Ateneo di Teramo, che ho realizzato insieme a Franco Di Battista e con la collaborazione tecnica di Matteo La Penna. Si chiama "La voce del '69" ed è la prima di cinque puntate. Le altre andranno in onda su Radio Frequenza: quando? vi farò sapere.
Per ora, seguite il link per scoprire che cos'è "Il cantiere".

E se poi sabato 21 avete proprio di meglio da fare che ascoltarci alla radio, dopo qualche giorno troverete il podcast sempre allo stesso indirizzo.

sunny day

E poi, finalmente, un giorno di sole.
E usciamo.
E quello che insegniamo, e quello che imparate, prende vita.
E' così che mi piace. Che mi piacerebbe che fosse, spesso.
Giorni di sole in cui mettere tutto alla prova.


Lo scatto è di Loreto Giovannucci. Alla macchina da presa, Paolo Pisanelli. Al microfono, Michelle Rocco. Dietro di loro, ce n'erano altri dieci, dodici. Sono convinto che quelle due ore siano valse molte e molte ore di parole.

è la festa del lavoro. O era?

Diventa sempre più difficile festeggiare il lavoro. I dati sono scoraggianti: quasi il 30% dei giovani senza lavoro a marzo, secondo i dati Istat. E un dato nazionale che supera l'8%.
Verrebbe da dire che si festeggia qualcosa che non c'è: si festeggia una speranza, più che altro. Speranza di trovarlo, il lavoro: uno qualunque, purché sia.
E pure tutte le polemiche degli ultimi giorni sull'aprire o no i negozi durante il primo maggio: festa uguale possibilità di consumo, e dunque di reddito per una categoria di lavoratori, è un'equazione che scardina l'idea stessa di una festa del lavoro.
E però c'è stato un tempo in cui qualcuno aveva saputo coniugare il lavoro, forse più rispettato di adesso, anche se ricercato allo stesso modo, con il consumo. Era da poco finita la guerra e Cesare Zavattini e Dino Villani si inventavano il premio Suzzara (andate qui per saperne di più): nel 1949 veniva presentata questa tela. L'autore era Paolo Ricci e oggi è il mio augurio per un buon primo maggio.

...nel frattempo

...e mentre le cose da dire, da commentare e da analizzare si accavallavano, arrivava il giorno.
Il tema è importante.
La prospettiva affascinante.
Il progetto ambizioso.
Lo presentiamo domani alle 10.30.

Noi ne riparleremo ancora.

due anni di sentimenti, pensieri, riflessioni

Sono quasi due anni.
Due anni dalle 3.32 di una notte in cui un mondo che pensavo di conoscere per averci passato del tempo, per averci studiato, per averci camminato su e giù, preceduto dal respiro che gelava nell'aria e seguito dal suono dei passi sull'acciottolato, per averci trascorso lunghe ore chino su carte e appunti di un tempo remoto, è venuto giù.
Nei due anni successivi ho forse imparato a conoscerlo meglio di quanto non avessi fatto fino ad allora.
Ne ho parlato e ne ho sentito parlare, ne ho letto e ne ho scritto, forse anche senza poterlo davvero fare, con quel poco di presunzione che ti fa sentire investito da un dovere civico anche quando sei solo spettatore.
Ma in questi due anni non siamo stati solo spettatori. Perché L'Aquila ci riguarda davvero tutti, come aveva scritto Guido Crainz su Repubblica il 24 giugno 2010:
Una nazione che non sente il bisogno di essere realmente e assiduamente vicina a una propria parte ferita rischia di smarrire, e forse sta già smarrendo, la propria ragion d'essere più profonda.
E allora occorre parlarne ancora.
Per saperne un po' di più.
Per capire un po' meglio.
Per ricordare ancora.
Per cercare di fare qualcosa di più.

All'università ne parleremo domani, martedì 5 aprile, alle 15.30, presentando questo volume della rivista "Meridiana"
E poi continueremo a cercare di capire, e di vedere meglio quello che abbiamo già avuto davanti agli occhi ma che forse non abbiamo osservato con attenzione, il giorno successivo, mercoledì 6 aprile, alle 10.30. Lo faremo insieme a Paolo Pisanelli, presentando e discutendo il film Ju tarramutu
 e insieme agli studenti del Laboratorio di comunicazione multimediale con cui, quest'anno, abbiamo deciso di lavorare proprio sul terremoto de L'Aquila.

Nello stesso giorno inaugureremo anche una piccola mostra fotografica, realizzata da alcuni di quegli studenti, che si propone di mostrare - e riflettere - sullo stato delle cose. Rimarrà a disposizione di chi la volesse visitare per una decina di giorni, al quarto livello di Scienze della comunicazione. E' il nostro modo per continuare ad esserci, a pensare, a non lasciar cadere la cosa.

appuntamenti mancati e futuri

Un post di servizio, per tutti gli studenti.


In genere il martedì ricevo gli studenti, dalle 14.30 alle 15.30. Domani non sarà possibile.
E' giornata di tesi, e sono impegnato nelle sessioni sia al mattino che al pomeriggio (chi segue il corso, però, non si preoccupi: la lezione ci sarà, e all'ora prevista).
Inoltre, nell'intervallo, alle 13, ci sarà un'assemblea di facoltà per tutti gli studenti.
Dunque, giornata molto piena, che mi renderà impossibile fare ricevimento.
Sarò comunque a disposizione mercoledì, dopo la lezione.

E, visto che siamo in vena di annunci, un paio di segnalazioni:

1) nella pagina del corso ho aggiunto il prezi della lezione su media e fascismo (per facilitarvi la ricerca vi metto il link anche qui).

2) giovedì alle 15.30 all'università ci sarà un incontro con Italo Moscati e Massimo De Angelis su media e storia, a partire dal numero monografico di "Nuova Civiltà delle Macchine" dedicato proprio a questo tema. A me il piacere di introdurre la discussione.
Al termine proietteremo il film di Italo Moscati Concerto Italiano, che viene presentato da qualche mese in giro per l'Italia, e di discuterne insieme all'autore affrontando anche il tema del rapporto fra i media (e in particolare la televisione) e la celebrazione del terzo giubileo italiano.

Ci vediamo giovedì, allora.
 
Andrea Sangiovanni © Creative Commons 2010 | Plantilla Quo creada por Ciudad Blogger