la notte dei ricercatori

Mettiamo subito in chiaro una cosa.
L'idea che i ricercatori escano dai loro laboratori, dalle stanze delle biblioteche, dagli archivi, si alzino dalle scrivanie e se ne vadano in piazza per raccontare il loro lavoro e la loro passione non è brutta. Anzi.

Però a me viene subito in mente un'immagine come questa.
Fiammelle danzanti nella notte più scura, incapaci di rischiararla.
E temo che di questi tempi nell'espressione "la notte dei ricercatori" l'accento possa cadere più facilmente sulla notte che sui ricercatori.

E però anche una sola fiammella può servire a rendere meno buia la notte e a trovare nuove strade.
Così ci sarò anch'io il prossimo 23 settembre.
Mi troverete a Teramo, in Piazza Martiri, sotto il gazebo di Scienze della Comunicazione.

Come potete vedere dalla locandina qui accanto non starò lì solo la sera.
E probabilmente non starò sempre sotto al gazebo. Magari farò un salto alla postazione di Radiofrequenza.
E andrò a sentire qualche discussione interessante.
Però mi troverete senz'altro anche lì, per raccontarvi che cosa significa fare ricerca oggi fra storia e mass media. E per farvi vedere alcuni dei modi in cui questa ricerca si può declinare. Per esempio potremo parlare insieme di questo progetto, oppure di quest'altro di cui vi avevo già accennato qui.

E, insomma: io ci sarò, e voi?

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Andrea Sangiovanni © Creative Commons 2010 | Plantilla Quo creada por Ciudad Blogger