Ecco qua:
Se volete qualche anticipazione in forma di recensione potete andare qui. E altre ne troverete, se vi farete un giro su internet.
Poi ne riparliamo venerdì.
Per ora vi dico solo che una delle cose che mi hanno colpito del libro non è nel libro, ma sul sito della casa editrice che sta facendo un lavoro secondo me utile: mettere a disposizione dei lettori dei materiali aggiuntivi, di vario genere (documentario, iconografico), che non sono potuti confluire nel volume. Per vederli seguite il link.
Si tratta di una sorta di compendio al già ricco materiale presente nel libro, utile per approfondire alcuni aspetti, ma anche per cogliere i processi di selezione che ha fatto l'autrice: selezione che, di fronte ad un materiale eterogeneo come quello di cui si è servita, è già parte del processo di analisi e di scrittura.
Potrebbe essere fatto meglio?
Potrebbe essere fatto meglio.
Non tanto dal punto di vista della selezione, nel cui merito non entro perché il libro non l'ho scritto io, ovviamente, ma da quello dell'organizzazione per il web. L'uso di pdf mi sembra una scorciatoia (di cui capisco le motivazioni, economiche e di funzionalità innanzitutto) che finisce per sminuire la forza dei materiali. Meglio sarebbe stato, secondo me, osare dei percorsi multimediali da consultare on line: si sarebbe, forse, rischiato di fare perdere il lettore fra tutti questi rimandi, ma certo lo si sarebbe portato anche a cogliere - almeno in parte - la complessità e l'eterogeneità di quella cultura a cui Silvia Casilio ha cercato di dare sistematicità.
Comunque una strada interessante che, percorsa in modo sistematico e con un minimo di investimenti, potrebbe rendere molto più permeabile il confine fra libri cartacei e digitali, soprattutto in ambito accademico (ma anche divulgativo).
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