con le ali legate

La cultura in Abruzzo non se la passa bene.
Giusto per dare qualche cifra indicativa, nel 2011 la graduatoria di quelli che si è soliti chiamare "consumi culturali" era questa:
su 1.266.000 abitanti (oltre i sei anni), il 58,8% è andata al cinema, il 33,8% ha assistito ad uno spettacolo sportivo, il 24,2% è andata a sentire un concerto (ma solo l'8,1% un concerto di musica classica); il 23,7% è andata in un museo e il 23,2% ha frequentato discoteche, balere o simili, il 19,7% è andato a teatro e il 17% ha visitato un sito archeologico o un monumento (si tratta di dati istat e se vi interessa il dettaglio, andate qui).

Lo scandalo che ha visto protagonista l'assessore regionale alla cultura e che, per i suoi toni boccacceschi (o forse da commedia pecoreccia dei tardi anni Settanta, non saprei), ha ottenuto una certa visibilità nelle cronache nazionali (volete un promemoria? ecco qui), non ha fatto che aggravare le cose.
O forse, semplicemente, rivelarle.

Fatto sta che, nell'imminenza delle elezioni regionali, sono molti i soggetti privati e pubblici che si stanno muovendo per richiamare l'attenzione sul ruolo centrale che la cultura può e deve svolgere nell'agenda politica regionale. Lo sta facendo il Club Unesco Città di Pescara che, attraverso il lavoro di un focus group, vuole individuare i punti centrali di un piano straordinario per la cultura in Abruzzo (trovate qui il comunicato stampa). Lo ha fatto l'Università di Teramo che, insieme alla Provincia, ha organizzato l'11 aprile scorso un incontro intitolato #tesorocultura: qui, qui, qui e qui trovate una breve rassegna stampa dell'evento, in cui si accenna anche al video che ho realizzato insieme ad alcuni studenti della facoltà di Scienze della comunicazione su questo tema.

Abbiamo scelto di intitolarlo Con le ali legate. Impressioni sulla cultura in Abruzzo e potete vederlo qui sotto (ma visualizzatelo direttamente su youtube, per vederlo meglio, che qui è un po' costretto).



Non è un reportage sullo stato della cultura in Abruzzo (che pure avrebbe meritato di essere fatto), né un viaggio sulle possibilità inespresse di una regione (cosa che certo non sarebbe di scarso interesse) ma solo una - come dire? - "fotografia emotiva" di quello che c'è qui ed ora, e dello stato d'animo di chi, per professione e per passione, guarda alla realtà della regione e di coloro che provano a fare cultura.
E' uno sguardo limitato, ristretto, come ristretto è il numero degli interlocutori.
Che tuttavia, per quanto pochi, sono stati pur sempre troppi per il minutaggio che ci eravamo dati come obiettivo iniziale.
Ci eravamo detti, progettando il lavoro: dieci minuti massimo; e pensavamo a sette.
Siamo arrivati a diciotto: e ce ne sarebbero voluti venti, o forse più.

Il fatto è che ci sarebbe tanto da dire. Tante riflessioni da fare e tante storie da raccontare. Storie di passione e di sacrificio, spesso. E fin troppo spesso, di sprechi e di dissipazioni (di risorse, bellezza, dedizione, amore). Ma anche storie di successi e di inesausta volontà. Tutte storie che aspettavano solo qualcuno che le volesse ascoltare.

Se questo video sarà anche solo un piccolo tassello di un percorso (lungo e faticoso) di risalita - e di rinascita, diciamolo pure - avrà fatto molto di più di quanto chi lo ha realizzato potesse sperare nel momento in cui lo stava facendo.

Noi abbiamo lavorato di corsa, come sempre accade in questi casi.
Ma ve lo posso dire con sincerità: è stato bello progettare e discutere con alcuni studenti di un tema del genere, così complesso e scivoloso; ragionare con loro sulle domande da fare; immaginare lo stile da adottare.
E' stato bello anche pensare soluzioni visive che poi non si sono potute adottare.
Scegliere.
Scartare.

E' stato un bel modo di fare università: certo diverso da una lezione; meno complesso - forse - di una dissertazione teorica. Ma un modo per crescere ed imparare, questo sì: di sicuro. Per loro e per me. E anche questa è cultura e trasmissione di sapere.


0 commenti:

 
Andrea Sangiovanni © Creative Commons 2010 | Plantilla Quo creada por Ciudad Blogger