In memoriam

"Posso unirmi anch'io? Ho davanti a me due giorni vuoti, e qui davvero non saprei cosa fare".

Paolo l'ho conosciuto più o meno così. Perché avevamo tanto tempo davanti a noi, tempo vuoto da non sciupare.
Ora tempo non ce n'è più e rimane solo il vuoto.
E la dissipazione, lo spreco, lo sciupìo, lo scialo.
Di una persona bella e gentile, di un sorriso mite, di uno sguardo che pensavi distratto e smarrito - e forse lo era davvero, o forse era solo la miopia, perché poi dietro le lenti scorgevi altri mondi che cercavano sempre una via per venire a galla e una profondità mai ostentata.
Di un'espressione irridente, che però conservava in quella piccola piega all'angolo della bocca altri sentimenti che non sapevi, anche se sapevi che era da lì, da quei moti dell'animo, da quella pieghetta che nasceva il suo modo di guardare al mondo.
Che poi Paolo Zanotti era anche uno scrittore e anch'io lo voglio ricordare come i suoi amici de "Le parole e le cose", con un suo racconto.

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Andrea Sangiovanni © Creative Commons 2010 | Plantilla Quo creada por Ciudad Blogger