un foglio di carta, una matita, eventualmente una vaschetta di colori...
Un foglio bianco, una matita, eventualmente una vaschetta di colori ad acquarello. E con questi pochi, semplici oggetti, raccontare una città. Com'era, e come forse sarà.
Le infinite possibilità che sono nascoste in questi pochi, semplici strumenti mi hanno molto colpito quando mi sono imbattuto per caso in Una carriola di disegni.
Si tratta di una mostra nata da una iniziativa di urban sketcher (chi sono e cosa fanno? lo vedi qui) che hanno deciso di raccontare L'Aquila con matita e taccuino. Una mostra che quest'anno, grazie al prezioso aiuto del coordinatore Marco Preziosi, abbiamo esposto in facoltà.
Mercoledì 18 aprile ne discuteremo insieme, in un incontro che si terrà nella Sala delle conferenze di Scienze della comunicazione a partire dalle 10,30.
Ci saranno sketchers (lo stesso Marco Preziosi e Carlo Castellani) ma anche fotografi (Daniele Cinciripini e Roberto Grillo) perchè l'obiettivo dell'incontro è anche mettere a confronto due modi apparentemente antitetici di rappresentare e raccontare la realtà. Ad un primo sguardo, infatti, il disegno appare la forma più soggettiva di rappresentazione del reale mentre la fotografia ha ancora la fama di essere la più oggettiva delle forme di raffigurazione del mondo.
Ne parleremo, e parleremo di come disegni e fotografie sono, alla fine, anche un modo di ricostruire una città ancora ben lontana dall'essere ricostruita. Vi aspetto.
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