Certo che come autore di blog non valgo molto: solo oggi riesco a trovare il tempo - e chissà forse, inconsapevolmente, anche la voglia - di aggiornare queste pagine. E il 2014 è iniziato già da una settimana.
Non vi ho salutato nel 2013 con quelle cose che tutti fanno quando finisce un anno: classifiche delle cose migliori e peggiori e altra roba simile.
Non vi ho accolto nel 2014 con un post di benvenuto: manco un'immagine, un pensiero, qualcosa rubata da qualcun altro.
Niente.
E oggi sono qui a chiedermi pubblicamente se valga ancora la pena tenere un blog se poi non riesci ad aggiornarlo.
Forse arriva un momento in cui bisogna lasciarsi alle spalle qualcosa: le motivazioni, i progetti, le idee cambiano; e ciò che funzionava fino a qualche mese fa, ora non funziona più.
Però.
Però, se gli orologi molli di Dalì con cui ho aperto questo post mi hanno sempre suggerito l'idea di un tempo che fugge, si squaglia e svanisce, il titolo del suo quadro è "la persistenza della memoria".
E dunque non lascio stare.
Non ancora.
Ci proverò a portare avanti queste pagine, magari ripensandole un po'.
E, come si faceva quando eravamo piccoli a inizio anno, formulo i miei buoni propositi per i 12 mesi a venire: una piccola idea per proseguire queste pagine. Se riuscirò a portarla a termine, allora il blog vivrà.
Sennò, vorrà dire che ciò che mi spingeva a tenerlo in piedi non c'è più e, senza rammarico, gli diremo tutti insieme addio.
Se ti interessa sapere cosa ho in mente (e ti stai chiedendo se il titolo del post ha un senso, oppure se ho solo scritto le prime parole che mi sono venute in mente) prosegui dopo il salto. Altrimenti ci sentiamo un'altra volta.
Il titolo del post, ovviamente, un senso ce l'ha ed è la sfida (piccola piccola) che mi faccio per il 2014.
Quest'anno, come sapete, ricorrono i cento anni dall'inizio della prima guerra mondiale. E allora la sfida è: ricorrenze, coincidenze, memorie, anniversari lunghi un secolo.
Uno o più post per raccontare ogni anno "4" dei cento anni che passano tra il 1914 e il 2014.
Non lo farò a scadenze fisse, e non rispetterò propriamente gli anniversari; non so, il giorno in cui iniziò la prima guerra mondiale; oppure, per citare una data che ho già perso, il giorno di inizio delle trasmissioni regolari della Rai. In quei giorni saranno (e sono stati, in riferimento al 3 gennaio) troppi quelli che scriveranno (e hanno scritto) di quella ricorrenza perché chiunque abbia voglia di leggere pure le mie cose.
Però ci saranno almeno 10 post in cui affronterò una data di un anno che finisce con il 4. Che, considerando questo, faranno 11 post in un anno: quasi uno al mese.
Poco, ma abbastanza per andare avanti.
Qualche esempio?
La prima guerra mondiale, ovvio (1914), e la nascita della radio in Italia, va da sè (1924).
Ma anche, è chiaro, l'avvio delle trasmissioni televisive regolari in Italia (1954), oppure l'inizio dell'era di facebook (2004).
Io ho già in mente 10 eventi da raccontarvi in modo più o meno scontato (spero meno).
E voi, avete qualche suggerimento? Magari, alla fine, il numero dei post sarà più di quello che penso ora.
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