Questo il racconto di quello che accadde 69 anni fa.La sera del 15 ottobre, Orfeo Mucci apprende dal centro militare clandestino che si prepara la retata e corre ad avvertire: "da qui dovete spari', dovete anna' via tutti. Villa Borghese, Rocca di Papa, conventi, dove ve pare, dovete anna' via tutti. Perché stanotte ve vengono a ammazza'. Dice: 'No, ma gli abbiamo dato mezzo quintale d'oro...'"."Però quella notte c'era un silenzio - c'era sempre silenzio, c'era il coprifuoco, i mezzi non c'erano - 'sto silenzio e gli scarponi avanti e indietro, 'sto silenzio e gli scarponi avanti e indietro. Sentiamo i primi rumori e ci mettiamo a vedere e vedevamo porta' via gli ebrei dal portone vicino" (Settimia Spizzichino). "Venne un parente del marito di mia sorella, ce disse andate via, scappate perché stanno a porta' via gli ebrei. Ma io marito, io stavo male dato che ero incinta, mi diceva stai tranquilla che adesso vado a vedere, porteranno via l'òmini... e invece quando arrivò a Monte Savello vide i camion e vide i tedeschi che portavano via bambini, donne. Arrivò a casa mezzo matto: corri, sbrigati, vestiti, scappiamo, scappiamo. Aveva visto tutto 'sto macello lì a Portico d'Ottavia" (Fortunata Tedesco). "Allora noi ciavevamo una casa che era grandissima, era de quattro stanze, enormi poi, una bellissima casa, era. Però c'erano due stanze una dentro l'altra; ci nascondiamo dentro l'ultima stanza e lasciamo tutto aperto in maniera che se entrano vedono [che non c'è nessuno]. Mia sorella, quella più piccola, chissà che le disse il cervello, ebbe paura, scappò. Uscì da casa, è scesa giù il portone pe' scappa' de casa, lei scendeva e i tedeschi salivano, lei se li è visti davanti, è tornata indietro e cià fatto prende' a tutti" (Settimia Spizzichino). La retata si estende a tutta la città, dall'alba al pomeriggio inoltrato. Furono prese 1259 persone (363 uomini, 689 donne, 207 bambini); 237, riconosciute non ebree, furono rilasciate. Dei 1022 deportati, solo quindici tornarono; unica donna, Settimia Spizzichino.
La penna, mirabile, è quella di Alessandro Portelli.
Il libro, fondamentale, è L'ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria (Donzelli, Roma 1999).
E questa è una delle pietre d'inciampo (stolpersteine) che ricordano il 16 ottobre 1943.
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