Per esempio, la lettura di libri (oltre a quelli di studio) non sembra essere molto diffusa.
Benché il 77,8% dichiari di leggere libri che esulano dallo studio più della metà legge pochissimo, quasi per nulla.
La situazione non sembra essere diversa con i quotidiani: quasi l'80% dichiara di leggerne
ma se si va a guardare la frequenza, torniamo a rientrare nel quadro delle statistiche nazionali. Interessante il fatto che coloro che affermano di leggere i quotidiani saltuariamente, affermano anche di leggerli solo su internet.
La cosa che mi ha colpito di più, però, è il rapporto con il cinema
poco meno della metà afferma di non andare al cinema, o di andarci raramente: però tutti o quasi guardano quasi esclusivamente film in televisione e li scaricano da internet (si direbbe quasi compulsivamente), avendo così praticamente ucciso il mercato dei dvd (il numero di chi li affitta è bassissimo).
E con internet, come la mettiamo?
Tra gli strumenti tecnologici in possesso del mio campione (del tutto casuale e per nulla esaustivo o rappresentativo), il computer è diffusissimo,
anche se è battuto di gran lunga dagli smartphone che sembrano essere il vero device per la navigazione, in particolare nei social network.
Infatti quello che mi ha sorpreso è il rapporto (passivo?) con internet: i risultati di una domanda in questo senso sono stati questi
pochissimi hanno un blog (la linea più in basso), mentre un numero molto più alto ha dichiarato di avere o gestire un sito (la linea centrale). Una incongruenza che si spiega con il programma di studi, perché è una classe che, in linea di massima, ha già sostenuto l'esame di informatica.
Il dato più significativo, ovviamente, è che la quasi totalità frequenta i social network, e che, appunto, lo fa con lo smartphone. Usi creativi? In linea di massima sembra di no, ci si limita ai rapporti sociali; ma sono diversi coloro che affermano di usarlo per informarsi. Un aspetto interessante, che occorrerà approfondire per capire come si conciclia con la scarsa lettura dei quotidiani e con lo scarso interesse mostrato per le news in televisione.
Insomma, le premesse per un corso interessante e divertente - dal punto di vista didattico - ci sono tutte: vedremo che cosa succederà nei prossimi mesi.
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