E così eccoci qui, all'articolo che, sempre settanta anni fa, scriveva su "Cosmopolita" Brunello Vandano: tema, i trasporti alimentari.
L'articolo raccontava come erano organizzati i trasporti dell'Annona, accentrati in un Ufficio trasporti che coordinava le diverse imprese già esistenti come la Gondrand, la Fornari o Sagim. Ognuna di esse metteva a disposizione un certo numero di macchine e prendeva il 10% del guadagno di ciascun automezzo:
l'Ufficio Trasporti (...) paga (...) lire 0,80 al quintale per ogni chilometro per le macchine che portano fino a 20 quintali. Per le macchine di portata superiore, si scende a lire 0,60.Dunque, un viaggio di 100 chilometri con 10 quintali permetterebbe di guadagnare 800 lire ma, considerando che per percorrere 100 chilometri ci vogliono due giorni, calcolando anche la perdita di tempo per la burocrazia e così via, il guadagno non supera le 400 lire. Bisogna poi considerare il costo dei veicoli, spesso molto vecchi e quindi bisognosi di pezzi di ricambio che, a loro volta, costano molto. Così, annotava il cronista, per riuscire a guadagnare qualcosa i proprietari-autisti finiscono per fare della borsa nera, alimentando il circuito del mercato clandestino.
L'inchiesta su Roma di "Cosmopolita" torna il 23 dicembre, con un articolo sulla delinquenza.
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