Certo, presentare viene da praesens, presente, mentre questo incontro avviene quasi un anno dopo la pubblicazione del libro: un po' in ritardo, dunque. Ma tant'è. Il proprietario (oddìo che brutta parola per una persona che è più che altro un ospite) della libreria-circolo culturale Citylights di Pescara, Filippo Montefusco, è stato così gentile da organizzare per me questo incontro e sono molto curioso di vedere come andrà. Per inciso, la sua libreria-caffé è uno di quei bei posti che trovi dove non ti aspetteresti mai: nel caso specifico tra una sopraelevata, un magazzino e un call-center, in uno di quegli strani angoli di città che, pur essendo centrali, sembrano piena periferia. E questo suo essere inaspettata e accogliente, la rende ancora più preziosa.
Però quello di cui volevo dirvi non è questo.
È che annunciando l'incontro, avevo preparato un piccolo, scherzoso invito, che giocasse con il tempo, con l'epoca raccontata nel libro, e l'avevo messo su facebook.
Eccolo qui.
E infine, ieri, un altro ancora, reimpiegando una copertina del 1924 di Radio News.
Solo che qui si è innescato un fantastico cortocircuito culturale, di quelli che attraversano la storia dei media, dei consumi culturali e dell'immaginario collettivo. Perché quell'idea della "visione a distanza", così futuribile nel 1924, rinviava già allora ad idee precedenti come quelle del telefonoscopio di Robida. E sembra - oggi - fare concorrenza a quelle fantastiche e fittizie pubblicità vintage dei new media come quella che vedete qui sotto (oltre a skype ci sono anche quelle di youtube, di facebook ecc).
Coincidenze divententi, ma anche suggestioni che permettono di cogliere alcune dinamiche del modo in cui media e modernità sono presenti nel nostro immaginario collettivo. Cose di cui, magari, potremmo anche parlare domani sera, se vi andrà di venire.
Breaking News: (sabato 29, ore 11,30)
mi avvisano da Citylights che l'appuntamento è anticipato alle 18,30.
Lo prendo come un buon segno: spero voglia dire che chi condurrà l'incontro pensi ci siano molte cose di cui parlare.
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