Verrebbe da dire che si festeggia qualcosa che non c'è: si festeggia una speranza, più che altro. Speranza di trovarlo, il lavoro: uno qualunque, purché sia.
E pure tutte le polemiche degli ultimi giorni sull'aprire o no i negozi durante il primo maggio: festa uguale possibilità di consumo, e dunque di reddito per una categoria di lavoratori, è un'equazione che scardina l'idea stessa di una festa del lavoro.
E però c'è stato un tempo in cui qualcuno aveva saputo coniugare il lavoro, forse più rispettato di adesso, anche se ricercato allo stesso modo, con il consumo. Era da poco finita la guerra e Cesare Zavattini e Dino Villani si inventavano il premio Suzzara (andate qui per saperne di più): nel 1949 veniva presentata questa tela. L'autore era Paolo Ricci e oggi è il mio augurio per un buon primo maggio.
0 commenti:
Posta un commento