Sono un po' in ritardo, lo so.
Magari qualcuno viene qui cercando le slide delle lezioni e non le trova. Il problema è che le presentazioni che preparo per le lezioni hanno immagini e suoni, e prima di metterle sul web devo convertirle in slide "statiche". E ci vuole un sacco di tempo: molto più di quello che ho, fra parentesi.
Sono fiducioso nel perdono di chi si trovasse a passare da queste parti (ma qualcuno c'è?) e vado avanti con gli aggiornamenti della settimana appena trascorsa.
Ci siamo occupati di propaganda di guerra e di guerra radiofonica. Una lezione intensa, alla quale andrebbero aggiunte molte, molte altre cose.
Per esempio, abbiamo parlato della guerra civile spagnola e ho detto che è una guerra combattuta anche con i media. Ho fatto qualche accenno alla fotografia, ai periodici illustrati e al cinema ma non ho avuto il tempo di approfondire. Chi volesse farlo può leggersi quest'articolo di Luisa Cicognetti, intitolato Guerra civile spagnola e mercato dei media.
Oppure, abbiamo accennato, parlando della "guerra delle onde", alle radio partigiane, una storia poco conosciuta: ecco qui un buon articolo di Piero Ambrosio e Aldo Lovatto su Radio Libertà.
La lezione di mercoledì, invece, è stata dedicata interamente a progettare un programma radiofonico in più puntate sulla storia dell'Italia repubblicana raccontata dalle e attraverso le canzoni.
E qualcosa di interessante inizia a venire fuori.
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